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Sant’Antonio battuto dai diavoli

Autore

Stefano di Giovanni detto il Sassetta (Cortona, 1400 ca. – Siena, 1450)

Data

1423-1426

Materia e tecnica

tempera su tavola

Misure

cm 24,5 x 39,5

Inventario

inv.166

Note

scomparto di predella della Pala dell’Arte della Lana (1423-1426)

Del grande polittico per l’Arte della Lana rimangono solo alcuni frammenti, conservati in diversi musei in Italia e all’estero. Si tratta della prima opera di rilievo del Sassetta, realizzata nel 1423-1426, con un complesso programma iconografico incentrato sul tema dell’eucarestia. Nei frammenti superstiti Sassetta si dimostra un artista particolarmente innovativo, in grado di unire alla tradizione trecentesca intuizioni di evidente modernità e dà prova, nel suo interesse per la ricerca spaziale, della vicinanza alle sperimentazioni della coeva arte fiorentina. Aspetti che fanno di lui uno dei maggiori interpreti del rinascimento senese.

Il Sant’Antonio battuto dai diavoli è una delle storie che componevano la predella: la scena si svolge all’aperto in un paesaggio di colline inospitali, luogo in cui il santo in meditazione si confronta con le sfide dei demoni, rappresentati con fattezze mostruose, metà uomini e metà rapaci. Questi lo strattonano e percuotono disponendosi coerentemente nello spazio, di cui si percepisce la profondità. Sembra di intuire anche l’ora del giorno, le prime luci dell’alba, come suggerisce il bellissimo cielo atmosferico striato da sottili nuvole che domina lo sfondo. Si tratta di una delle prime rappresentazioni di cielo nuvoloso; cosa che fa del Sassetta uno degli eredi della tradizione dei Lorenzetti nella raffigurazione di paesaggi