28/11/2025
Da venerdì 7 novembre iniziano le aperture straordinarie gratuite alla scoperta di due siti appartenenti ai Musei Nazionali di Siena, solitamente chiusi al pubblico.
Per tutto il mese di novembre le chiese di Santa Maria delle Nevi e di Santa Maria degli Angeli detta il Santuccio saranno eccezionalmente aperte ogni venerdì pomeriggio e in contemporanea dalle 15:30 alle 18:30.
L’ingresso è libero e non è necessaria la prenotazione. Per maggiori informazioni visitare la pagina dedicata o scrivere a: pin-si.comunicazione@cultura.gov.it
La Chiesa di Santa Maria delle Nevi fu fatta costruire tra il 1471 e il 1477 per volere di Giovanni Cinughi, primo vescovo di Pienza e membro di una delle più antiche famiglie nobiliari senesi, come cappella gentilizia, legata al culto dei familiari del vescovo. Giovanni Cinughi, che era un amico fraterno di Papa Pio II, volle questo spazio sacro isolato, al di fuori della struttura del suo palazzo che si trovava nelle vicinanze, nel cuore della città di Siena, lungo l’antico tracciato della via Francigena. Il vescovo impegnò tutti i suoi beni per la realizzazione di questo edificio che non vide concluso. La chiesa è dedicata alla Madonna delle Nevi, la Vergine che aveva annunciato la miracolosa nevicata del 5 di agosto dell’anno 352 d.C., suggerendo a Papa Liberio il luogo in cui edificare la basilica romana di Santa Maria Maggiore. La costruzione di questa chiesa a Siena contribuì a diffondere in città sia tra le famiglie aristocratiche sia tra il popolo il culto per la Madonna delle Nevi. Della chiesa, che si presenta ancora nelle forme originali, con i suoi caratteri rinascimentali a forma di tempietto, non conosciamo il nome dell’architetto che la realizzò, ma si ipotizza un’importante figura presente a Siena dopo il 1450, forse Lorenzo di Pietro detto il Vecchietta, che fu anche pittore e scultore, allievo del grande Francesco di Giorgio. Gli stucchi ai lati dell’altare con San Giuseppe e Santa Maria Maddalena de’ Pazzi sono attribuiti allo scultore senese Giuseppe Maria Mazzuoli (1727-1781).
Situata poco all’interno dell’attuale Porta Romana a Siena, la chiesa di Santa Maria degli Angeli, nota come il Santuccio, fu fondata tra il 1320 e il 1352 da alcune monache dell’ordine di Santa Maria Maddalena provenienti da una località nelle campagne senesi, Melianda. Nella prima metà del Quattrocento le monache si fusero con le consorelle di Santa Maria degli Angeli in Valli, fuori Porta Romana. Un evento di particolare rilievo fu l’arrivo, nel marzo 1550 (1549 secondo l’anno senese), del reliquiario duecentesco contenente la testa di san Galgano, attualmente presso il Museo Civico e Diocesano di Chiusdino. L’arrivo della preziosa reliquia a Siena e i numerosi miracoli ad essa attribuiti accrebbero la devozione popolare nei confronti del santo. Le fonti ricordano che i capelli di san Galgano continuavano a crescere dalla reliquia, venivano tagliati dalle monache (in alcuni casi distribuiti a personaggi eminenti entro altri reliquiari) e il solo contatto con essi era capace di guarigioni miracolose. Alcuni ritengono che l’appellativo “Santuccio” derivasse proprio dalla presenza della reliquia del santo, così chiamato poiché morto in età giovanile, mentre un’altra ipotesi rimanda alla casata senese dei Santucci che supportò le monache nella fondazione della chiesa.